Strategia italiana per le tecnologie quantistiche, al via consultazione. Il documento
Al via la consultazione pubblica, la prima bozza del documento di strategia nazionale
L’Italia è impegnata a intensificare gli investimenti in ricerca e innovazione e a sviluppare le competenze necessarie a supportare l’ecosistema quantistico dell’Unione europea, riconoscendone anche il valore strategico in termini di sicurezza globale.
La strategia nazionale per le tecnologie quantistiche è stata annunciata a luglio 2024, a Bologna, in occasione del G7 Scienza, organizzato dal ministero dell’Università e della ricerca (Mur).
Sul sito dello stesso ministero è stata avviata la consultazione pubblica sulla prima bozza del documento.
Il Gruppo di lavoro
L’iniziativa è del Gruppo di lavoro dedicato alla redazione della Strategia nazionale per le tecnologie quantistiche, istituito dal Mur, in collaborazione con il ministero delle Imprese e del made in Italy, il ministero della Difesa, l’Agenzia nazionale per la Cybersicurezza (ACN) e il dipartimento per la Transizione digitale (DTD) della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Fanno parte del Gruppo di lavoro esperti del mondo della ricerca e rappresentanti istituzionali per delineare un quadro strategico volto a rafforzare la posizione dell’Italia in questo settore di frontiera.
Un lavoro, è spiegato sul sito del Mur, che si inserisce nel più ampio impegno del Paese, sancito dalla firma della “European Declaration on Quantum Technologies” da parte del Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, con cui l’Italia ha confermato “la volontà di intensificare gli investimenti in ricerca e innovazione e di sviluppare le competenze necessarie a supportare l’ecosistema quantistico dell’Unione europea, riconoscendone anche il valore strategico in termini di sicurezza globale”.
Il documento finale sarà presentato nel mese di aprile 2025.
La Dichiarazione europea
Gli Stati membri dell’Unione firmatari della “Dichiarazione” riconoscono l’importanza strategica delle tecnologie quantistiche per la competitività scientifica e industriale dell’UE e si impegnano a collaborare allo sviluppo di un ecosistema tecnologico quantistico di livello mondiale in tutta Europa, con l’obiettivo finale di fare dell’Europa la “valle quantistica” del mondo, la regione leader a livello mondiale per l’eccellenza quantistica e l’innovazione.
Ad oggi, oltre l’Italia, ventisei Stati membri hanno firmato la dichiarazione: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Slovacchia, Slovenia e Svezia.
L’impatto delle tecnologie quantistiche sull’economia e sulla società
Nei prossimi anni le tecnologie quantistiche avranno effetti di vasta portata sulla nostra economia e sulla nostra società. Dovrebbero, ad esempio, consentire di diagnosticare più rapidamente le malattie guardando all’interno delle cellule e sviluppare una cifratura indissociabile per inviare informazioni sensibili in condizioni di sicurezza.
Le tecnologie quantistiche sono cruciali per la competitività scientifica e industriale dell’Unione Europea, con un impatto su sicurezza, calcolo avanzato e comunicazioni.
L’UE ha investito 1 miliardo di euro nel programma Quantum Flagship, puntando su computer quantistici, crittografia post-quantistica e sensori ultra-precisi.
La sfida è competere con Stati Uniti e Cina, che dominano il settore con colossi come Google, IBM e Alibaba. Senza un’accelerazione negli investimenti e nella collaborazione pubblico-privata, l’UE rischia di perdere terreno tecnologico e industriale.
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