Smartphone. Dopo tre giorni senza si attiva la dipendenza, come per alcol e fumo. Lo studio
Leggi lo studio “Effects of smartphone restriction on cue-related neural activity”
Astinenza da smartphone, effetti simili a quelli delle dipendenze
Negli ultimi anni, l’uso eccessivo dello smartphone (ESU – Excessive Smartphone Use) ha sollevato numerose preoccupazioni in termini di salute mentale e fisica degli utilizzatori. Ma cosa succede realmente nel nostro cervello quando smettiamo di usarlo? Un team di ricercatori tedeschi dell’Università di Heidelberg ha condotto uno studio pionieristico per indagare gli effetti neurologici della privazione da smartphone per 72 ore su giovani adulti.
Lo studio
Lo studio, pubblicato nel 2025 sulla rivista Computers in Human Behavior, è stato guidato da Mike M. Schmitgen, Gudrun M. Henemann, Robert C. Wolf e colleghi, ed è stato condotto su 25 giovani adulti (13 donne, età media: 23 anni) reclutati presso l’Università di Heidelberg. I partecipanti hanno rinunciato volontariamente all’uso dello smartphone per tre giorni, durante i quali sono stati monitorati tramite test psicometrici e risonanza magnetica funzionale (fMRI).
Le scoperte degli effetti dell’uso intensivo dello smartphone a livello cerebrale e psicologico
A livello cerebrale
Dopo 72 ore di restrizione si notano diversi fenomeni, tra cui l’aumento dell’attività nella regione dell’accumbens (NAcc) e nella corteccia cingolata anteriore (è la parte della corteccia cerebrale situata nella regione superiore della superficie mediale dei lobi frontali) – due aree coinvolte nei meccanismi di craving (che indicano il desiderio incontrollabile di assumere una sostanza stupefacente o un particolare alimento) e ricompensa, già note per essere attive nei disturbi da dipendenza.
La variazione dell’attività in queste aree è risultata positivamente correlata con la gravità dei sintomi depressivi (BDI) e con la Scala di craving di Mannheim (MaCS). Sono inoltre emerse associazioni significative con i sistemi dopaminergici (D1) e serotoninergici (5HT1b), fondamentali nei processi di ricompensa e comportamento compulsivo.
A livello psicologico
I partecipanti con uso eccessivo di smartphone (definiti tramite la Smartphone Addiction Inventory – SPAI) hanno mostrato punteggi significativamente più alti nei sintomi di craving, compulsività e interferenza nella vita quotidiana.
Tuttavia, non sono emersi cambiamenti significativi dell’umore o del craving a livello comportamentale dopo 72 ore di astinenza (in linea con studi precedenti, es. Wilcockson et al., 2019).
Effetti a breve e lungo termine
Nel breve termine si sono osservati fenomeni di stimolazione del circuito della ricompensa in risposta a immagini di smartphone, simile a quanto osservato in soggetti con dipendenza da sostanze; ma anche alterazioni dell’attività cerebrale in regioni legate al controllo motorio, alla memoria visiva e all’inibizione.
Possibili anche degli effetti a lungo termine, ma al momento solo ipotizzati. Questo studio si concentra su 72 ore, ma i ricercatori ipotizzano che un uso eccessivo prolungato e le ripetute fasi di astinenza potrebbero creare diversi problemi, tra cui: desensibilizzare i circuiti del piacere, rendere più difficile il controllo degli impulsi, favorire lo sviluppo di comportamenti compulsivi, analoghi a quelli riscontrati nelle dipendenze da sostanze.
Dipendenza da smartphone e impatti neurobiologici
Questo studio fornisce prove solide che la privazione da smartphone attiva meccanismi neurali simili a quelli delle dipendenze da fumo, alcol o droghe. Anche in assenza di sintomi comportamentali evidenti, il cervello risponde alla mancanza del telefono con alterazioni nei circuiti della ricompensa e dell’autocontrollo.
L’uso eccessivo di smartphone potrebbe dunque avere impatti neurobiologici profondi e duraturi, sottolineando l’importanza di un uso consapevole della tecnologia.
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