Quanti sono i soldati italiani: 161.890 in totale e altri 10.000 in arrivo
La maggior parte nell’esercito, 94.026 più 5.431 civili. Ecco tutti i numeri
I venti di guerra soffiano sull’Europa, rafforzati dalle recenti dichiarazioni di Donald Trump, che ha lasciato intendere un possibile disimpegno degli Stati Uniti, prima nel conflitto tra Ucraina e Russia, e poi nella difesa generale del continente europeo. Come si presenta l’Italia in questo contesto? Quanti soldati italiani il nostro paese può mobilitare in caso di situazioni d’emergenza? Con un totale di 161.890 militari in servizio, l’Italia può contare su una forza articolata tra esercito, marina e aeronautica. In dettaglio, la componente terrestre dispone di 94.026 soldati, la marina può schierare 29.300 unità mentre l’aeronautica 38.564 aviatori.
Quanti soldati italiani verranno reclutati
Dopo anni di riduzioni graduali, causate dall’abolizione del servizio di leva e dalla forte spending review del 2012 (Legge 244/2012), il Governo italiano ha previsto un aumento del personale militare, come stabilito dal decreto legislativo 185 del 23 novembre 2023. In particolare, sono previsti 10.000 nuovi ingressi, distribuiti tra le diverse forze armate: 3.700 unità per l’Esercito, 3.250 per la Marina Militare e 3.050 per l’Aeronautica Militare, con l’obiettivo di rafforzare la capacità operativa delle Forze Armate italiane.
Quanti soldati italiani può schierare l’Esercito?
L’Esercito Italiano è il corpo con il numero maggiore di effettivi. Al 31 dicembre 2023, la sua composizione ha registrato un lieve aumento rispetto all’anno precedente, con un totale di 94.026 militari, segnando una crescita dello 0,4% rispetto al 2022. La maggior parte dei membri dell’esercito è costituita da militari di truppa, che rappresentano il 65% del personale, pari a 61.038 unità. I sottufficiali costituiscono il 22% (21.160 unità), mentre gli ufficiali sono il 12% del totale, con 10.916 membri. I restanti 912 militari, pari all’1%, sono allievi. Il numero complessivo di civili impiegati nell’Esercito è di 5.431 unità, di cui il 70% (3.813) lavorano nel settore amministrativo e operativo, con il 30% (1.618) nelle funzioni tecniche.
L’Esercito italiano continua a rivestire anche un ruolo significativo come opportunità di accesso al mercato del lavoro nel Mezzogiorno: le regioni del Sud forniscono infatti il 48% del totale dei militari, pari a 45.065 unità, seguite dalle Isole con una percentuale del 22%, che corrisponde a 20.346 unità. Questo dato evidenzia l’importanza dell’Esercito come strumento di stabilità occupazionale nelle aree meridionali del Paese. Il Centro Italia contribuisce con il 19% (17.445 unità), mentre il Nord, con il 9% (8.820 unità), è la zona meno rappresentata. In aggiunta, circa il 2% (2.350 unità) arriva dall’estero). Per quanto riguarda la distribuzione del personale nelle varie caserme e basi militari, il Nord accoglie il 37% dei militari, pari a 34.820 unità, seguito dal Centro con il 36% (33.878 unità). Il Sud ospita il 16% del personale, per un totale di 15.057 unità, mentre le Isole rappresentano l’11%, con 10.351 unità.
Quanti soldati italiani impegnati in missione
Dopo aver visto quanti soldati italiani sono a disposizione, vediamo quanti soldati italiani sono in missione all’estero. Nel 2023, l’Esercito Italiano ha garantito quotidianamente l’impiego di circa 16.300 militari in patria e all’estero, un dato che segna un aumento del 19% rispetto al 2022, con ben 4.686 unità impiegate in attività internazionali. In Europa, l’Italia è presente con 2.749 unità distribuite in vari paesi, tra cui la Lettonia, la Slovacchia, e l’Ungheria, dove sono in corso operazioni di vigilanza e sorveglianza avanzata. In Africa, sono stati inviati 463 militari, con missioni in paesi come il Sahara Occidentale, il Mali e il Niger, mentre in Asia, 1.474 soldati sono attivi in Libano, Iraq, Kuwait e Pakistan, in operazioni di pace e stabilizzazione. Sul territorio nazionale, l’Esercito ha schierato 5.253 unità, di cui una parte impegnata nell’operazione “Strade Sicure”, volta a garantire la sicurezza delle principali città italiane
L’Esercito è composto principalmente da personale militare, che costituisce il 65% del totale, con un’età media tra i 30 e i 50 anni. I graduati, che rappresentano la parte principale delle unità operative, hanno un’età media di 40 anni. L’Esercito Italiano conta 8.099 donne, pari al 9% del personale complessivo.
I numeri della Marina: il picco del 27 aprile 2023
Nel 2023, la Marina Militare italiana ha avuto una consistenza media di 29.300 unità di personale militare in servizio. Nel corso del 2023, la Marina Militare ha impiegato quotidianamente una media di 30 navi, 2 sommergibili, 12 sezioni aeree e 10 squadre di abbordaggio, coinvolgendo circa 4.000 marinai. L’intensità dell’impegno ha raggiunto il suo picco il 27 aprile 2023, quando sono state schierate 42 navi, 4 sommergibili e 18 sezioni aeree, per un totale di 7.324 marinai.
Secondo le stesse istituzioni della Marina, le necessità operative dell’ente richiedono un minimo di 35.000 militari per garantire una piena operatività. Tuttavia, per raggiungere un livello ottimale di efficienza, il personale ideale dovrebbe arrivare a 39.000 unità. Per quanto riguarda il personale civile, nel 2023 la Marina ha registrato una media di 6.000 unità, ma anche in questo caso il fabbisogno minimo è di 9.000 persone per supportare adeguatamente tutte le operazioni e le funzioni necessarie.
Quanti piloti può schierare l’Aeronautica italiana
Nel 2023, l’Aeronautica Militare italiana ha avuto una consistenza media di 38.564 unità, distribuite tra ufficiali, sottufficiali, graduati e allievi. Tra i 23.484 sottufficiali, i ruoli principali sono quelli dei marescialli (18.498) e dei sergenti (4.986). I graduati, che comprendono 6.375 militari in servizio permanente e 2.163 in ferma prefissata, totalizzano 8.538 unità. Infine, gli allievi in formazione sono 1.159, suddivisi tra ufficiali (678), marescialli (269) e quelli della Scuola Militare Douhet (212). Nonostante l’attuale numero di personale, l’Aviazione Militare dichiara un fabbisogno minimo di 38.000 unità per funzionare pienamente. Tuttavia, questo è ancora inferiore al modello ideale, che prevede la presenza di 43.500 unità.
I casi Carabinieri, Guardia di Finanza e Guardia Costiera
Va sottolineato che i numeri sopra indicati non comprendono i 107.454 membri dell’Arma dei Carabinieri, che, pur facendo parte integrante delle Forze Armate italiane, hanno un ordinamento e un bilancio separati. Inoltre, non sono inclusi nel conteggio il personale della Guardia di Finanza e quello della componente delle Capitanerie di Porto (Guardia Costiera), che rispondono ad altri dicasteri e operano con strutture organizzative autonome. Questi corpi, pur contribuendo anch’essi alla difesa nazionale e alla sicurezza, operano con compiti e responsabilità distinti, come la prevenzione e il contrasto alla criminalità economica per la Guardia di Finanza e la sorveglianza e la protezione marittima per la Capitaneria di Porto, sotto il controllo del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
I dati si riferiscono al 2023
Fonte: Esercito italiano, Marina Militare, Areonautica italiana
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