L’AI nel programma di punta del Pentagono “Thunderforge”. Primi impieghi nel Pacifico e in Europa
Thunderforge: l’AI al servizio del Pentagono
Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti sta intensificando l’uso dell’intelligenza artificiale (AI) nelle operazioni militari per accelerare i processi decisionali in scenari bellici. Il Pentagono ha annunciato di aver affidato un contratto multi-milionario alla società Scale AI per lo sviluppo di Thunderforge, un programma strategico volto a integrare l’AI nella pianificazione e nelle operazioni militari.
Il programma Thunderforge segna una svolta decisiva verso una guerra guidata dai dati e dall’AI. Secondo il Dipartimento della Difesa, il progetto consentirà alle forze statunitensi di anticipare e rispondere alle minacce con maggiore velocità e precisione. Sebbene i dettagli finanziari del contratto non siano stati resi pubblici, fonti CNBC parlano di un investimento di diversi milioni di dollari.
Oltre a Scale AI, il progetto coinvolgerà Anduril, che fornirà la piattaforma software Lattice, e Microsoft, che metterà a disposizione le sue tecnologie basate su Large Language Models (LLM). L’obiettivo è sfruttare la tecnologia più avanzata per migliorare lo sviluppo di campagne militari, la gestione delle risorse, le simulazioni di guerra, la pianificazione strategica e l’analisi delle minacce.
AI militare, un percorso iniziato nel 2021
Il Pentagono lavora all’integrazione dell’AI nelle operazioni militari dal 2021, con l’utilizzo di armi autonome e sistemi di computer vision per l’identificazione di obiettivi aerei. Thunderforge, tuttavia, rappresenta il primo passo concreto verso l’inserimento di modelli linguistici avanzati nelle decisioni operative delle forze armate.
Secondo Schuyler Moore, Chief Technology Officer del Comando Centrale USA (CENTCOM), i primi test condotti nel 2023 con motori di raccomandazione basati su AI hanno evidenziato limiti rispetto alle decisioni umane nelle strategie d’attacco. Per questo motivo, il Pentagono ha deciso di testare inizialmente il sistema nei comandi Indo-Pacific Command (INDOPACOM) alle Hawaii e European Command (EUCOM) in Germania, prima di estenderlo agli altri nove comandi operativi strategici statunitensi.
Automazione e rischi: il dibattito sull’AI in guerra
Nonostante la supervisione umana prevista nel programma, l’introduzione di questa tecnologia nei processi decisionali solleva interrogativi. Secondo Ashley Deeks, esperta legale ed ex consulente della Casa Bianca, l’AI presenta il rischio di automation bias, ovvero la tendenza umana ad affidarsi ciecamente alle decisioni delle macchine. Inoltre, i sistemi AI sono spesso black box, rendendo difficile comprendere il processo con cui giungono alle loro conclusioni.
“Mi auguro che il Pentagono stia sviluppando strategie per addestrare il personale a resistere all’automazione eccessiva, quando l’esperienza umana suggerisce decisioni diverse da quelle dell’intelligenza artificiale“, ha dichiarato Deeks a Quartz.
La competizione globale e la minaccia cinese
Alexandr Wang, CEO di Scale AI, è da tempo un sostenitore della tecnologia più avanzata applicata alla guerra. Nel gennaio 2024 ha acquistato una pagina pubblicitaria sul Washington Post per esortare l’amministrazione Trump a investire di più nell’intelligenza artificiale, avvertendo che gli Stati Uniti rischiano di perdere la AI war contro la Cina.
Durante un summit in Qatar a febbraio, Wang ha ribadito la sua preoccupazione, affermando che Pechino potrebbe sfruttare l’AI per superare le capacità militari delle potenze occidentali. La Cina, infatti, ha reso lo sviluppo dell’intelligenza artificiale militare una priorità strategica, sebbene alcuni esperti ritengano che il Paese incontri ancora ostacoli significativi nell’implementazione su larga scala.
AI e guerre attuali: gli esempi di Israele, Russia e Ucraina
L’uso dell’AI nelle operazioni militari non è un’esclusiva degli Stati Uniti. Israele l’ha impiegata nei suoi attacchi su Gaza, mentre sia la Russia sia l’Ucraina stanno sfruttando soluzioni sempre più all’avanguardia di intelligenza artificiale per l’identificazione di obiettivi e il supporto alle operazioni belliche.
L’accelerazione del Pentagono con Thunderforge si inserisce dunque in un contesto di competizione globale sempre più serrata, dove l’intelligenza artificiale potrebbe diventare il fattore chiave nella supremazia militare del XXI secolo.
The post L’AI nel programma di punta del Pentagono “Thunderforge”. Primi impieghi nel Pacifico e in Europa appeared first on Key4biz.