Indipendenza digitale. Gli interventi di Vito Di Marco (Cineca), Fabrizio Garrone (Aruba) e Antonio Morabito (TIM Enterprise)
Si è svolto il 27 maggio a Roma, presso Palazzo Wedekind, il panel “Il 1° Rapporto sull’Indipendenza Digitale in Italia: la fotografia analizzata dal punto di vista delle aziende e geopolitico. E le alternative tecnologiche italiane”, all’interno della conferenza “Indipendenza Digitale – Un patto per il futuro economico e tecnologico dell’Europa e degli europei”, organizzata da Supercom e promossa da Key4biz in collaborazione con RedOpen.
Il panel ha offerto una riflessione concreta sulla sovranità tecnologica italiana ed europea, grazie al contributo di tre protagonisti dell’ecosistema nazionale: Aruba, TIM Enterprise e Cineca.
L’Europa come spazio sovrano del cloud
Fabrizio Garrone, Enterprise Solution Director di Aruba, ha ribadito che l’indipendenza digitale non è solo un tema tecnico, ma un valore politico europeo, da costruire giorno dopo giorno attraverso scelte concrete.
“Non basta ospitare fisicamente i server in Italia per parlare di sovranità: se non controlliamo cosa accade dentro quelle macchine, non possiamo definirci indipendenti. Bisogna lavorare su tutta la catena del valore, costruendo sistemi interoperabili, aperti, che coinvolgano anche i piccoli attori. Solo con eccellenza tecnologica possiamo aspirare a una reale autonomia.”
In questa direzione si inserisce l’iniziativa SEGaPi – Sovereign European Cloud API, promossa da Aruba con IONOS e Dynamo, che offre un set di API aperte e standardizzate per gestire ambienti cloud in maniera interoperabile, conforme e indipendente:
“SEGaPi nasce dal mercato, non per imposizione istituzionale, ed è uno strumento concreto per evitare il lock-in tecnologico, permettendo alle istituzioni e alle imprese di accedere a fornitori multipli con le stesse modalità”. Garrone ha inoltre annunciato un passo storico: “Per la prima volta, un cloud provider italiano è stato incluso nella convenzione Consip per la fornitura di servizi cloud alla pubblica amministrazione. Questo significa che oggi, finalmente, la PA potrà acquistare e utilizzare un cloud interamente progettato, gestito e localizzato in Italia, nel pieno rispetto dei principi di trasparenza, sicurezza e autonomia”, ha concluso.
L’esperienza industriale di TIM Enterprise
L’intervento di Antonio Morabito, Responsabile Business Development e Marketing di TIM Enterprise, ha messo in luce l’impegno dell’azienda nella costruzione di un ecosistema sovrano e sostenibile:
“L’indipendenza digitale – ha dichiarato Morabito – richiede infrastrutture sovrane, cybersecurity integrata e un corretto dimensionamento energetico. In TIM Enterprise puntiamo su un’innovazione sostenibile, basata su tecnologie sicure e nuove competenze, formando professionalità capaci di integrare cloud, intelligenza artificiale ed edge computing nei processi pubblici e privati. Con la partecipazione in PSN siamo protagonisti del caso di maggior successo in Europa di cloud sovrano e siamo i principali fornitori di sistemi per le smart cities in Italia. Lavoriamo ogni giorno per costruire un ecosistema europeo realmente indipendente e sostenibile.”
Il supercalcolo pubblico al servizio della competitività
Vito Di Marco, Responsabile Relazioni Istituzionali di Cineca, ha chiuso il dibattito sottolineando il valore strategico delle infrastrutture pubbliche per la ricerca, come il Tecnopolo di Bologna e il supercomputer Leonardo, punto di riferimento europeo nel calcolo ad alte prestazioni.
“L’Italia è terzo Paese al Mondo per capacità computazionale. La vera scommessa allora è come la manifattura italiana sfrutterà l’AI. Da qui, il ruolo delle AIFactory. Da parte sua, CINECA sta mantenendo un ruolo chiave nell’infrastruttura pubblica e nelle relative catene del valore”, ha detto. “C’è una grande attenzione istituzionale su questi temi. Tutti i progetti citati – dai centri iFactory all’ISA, fino al calcolo quantistico – sono frutto di investimenti pubblici, spesso in collaborazione con enti di ricerca come l’INFN. Leonardo è utilizzabile gratuitamente da chi fa ricerca, anche da aziende private, ed è nato per essere una risorsa aperta all’innovazione. La vera sfida oggi è portare anche le PMI e il manifatturiero, soprattutto in territori come Milano e Bologna, a sfruttare le potenzialità del supercalcolo e dell’intelligenza artificiale.”
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