Come cambia la monetizzazione per il mobile gaming
Si gioca? Si gioca. Il mobile gaming ha chiuso il 2024 con un incremento del 4% nei ricavi da acquisti in-app (IAP), per un totale di 390 miliardi di dollari, secondo l’ultimo rapporto State of Mobile Gaming di Sensor Tower. Il tempo di gioco complessivo è salito del 7,9% e le sessioni giornaliere hanno toccato quota 5 trilioni, con un aumento del 12% rispetto al 2023. Inoltre, le installazioni hanno raggiunto gli 82 miliardi, pari a 94.000 download ogni minuto su iOS e Android, e la spesa media ha toccato i 156.000 dollari al minuto, segno di una maggiore propensione degli utenti a investire nei giochi. Ogni giocatore ha effettuato in media 1,2 sessioni al giorno, confermando un coinvolgimento costante.
L’advertising in-game ha toccato i 49 miliardi di impressioni pubblicitarie, con oltre 160.000 annunci visualizzati ogni secondo. Il peso della pubblicità nel settore continua a crescere, trainando sia la monetizzazione che l’acquisizione utenti. Il mobile gaming non si è limitato ad aumentare il fatturato, ma ha visto anche un’espansione del tempo speso nei giochi e delle interazioni. Il 2024 ha pertanto segnato il ritorno alla crescita dopo la contrazione degli anni precedenti, grazie a modelli di monetizzazione più efficaci e un pubblico sempre più coinvolto. Vediamo come.
L’evoluzione della monetizzazione
Il 2024 ha consolidato il modello di monetizzazione ibrido, che combina acquisti in-app e pubblicità. I ricavi da IAP nei giochi del settore “Hybridcasual” sono aumentati del 37%, segnale che il settore si sta spostando verso esperienze di gioco più profonde e strutturate senza rinunciare alla redditività degli annunci. I titoli con servizi livi hanno invece attirato l’84% della spesa totale in acquisti in-app, confermando che i giocatori preferiscono esperienze a lungo termine con aggiornamenti costanti, eventi speciali e contenuti extra.

Le strategie pubblicitarie dei giochi iper-casual sono state adottate anche da generi più complessi, riducendo i costi di acquisizione utenti. Questo ha permesso agli sviluppatori di sostenere modelli free-to-play con un equilibrio più efficace tra engagement e monetizzazione. Il tempo medio trascorso nei giochi con annunci è aumentato, e il numero di utenti che convertono da giocatori occasionali ad acquirenti di contenuti premium è cresciuto. La pubblicità in-game non è più solo un mezzo per monetizzare, ma una leva strategica per incrementare la retention e stimolare gli acquisti.
Il mercato occidentale ha registrato una crescita significativa nei giochi casual: in particolare, il Nord America ha guidato la crescita in valore assoluto, mentre l’Asia è stata l’unica area a vedere un calo nelle entrate da acquisti in-app. Il rallentamento nel mercato asiatico è legato sia a normative più stringenti che a un cambiamento nelle abitudini di spesa dei giocatori.

Le difficoltà legate all’acquisizione utenti hanno modificato anche le strategie di sviluppo: l’attenzione si è spostata dai nuovi lanci alla gestione di titoli consolidati, mentre il rispetto della privacy, sempre più regolamentato, ha reso più difficile il tracciamento delle preferenze degli utenti, obbligando gli studi a puntare su live services e strategie di fidelizzazione piuttosto che sull’espansione aggressiva del portfolio.
Bene il Nord America e l’Europa, l’Asia frena
Come si è detto, in Nord America si è vista la crescita più elevata del settore, con un aumento significativo sia nei ricavi da acquisti in-app che nel tempo speso nei giochi. Gli utenti statunitensi hanno contribuito in modo determinante alla ripresa del mobile gaming, spingendo il segmento casual a un +9% di entrate da acquisti in app. Anche in Europa la spesa è aumentata, seguendo una tendenza simile; entrambi i mercati hanno beneficiato dell’adozione di modelli di monetizzazione più efficaci, con una combinazione di contenuti premium, eventi live e pubblicità integrata. In Cina, i limiti imposti al tempo di gioco dei minori hanno ridotto il numero di sessioni giornaliere, influenzando l’engagement complessivo. Il mercato giapponese ha visto una flessione più contenuta, mentre in Corea del Sud la spesa è rimasta stabile grazie alla forza dei titoli multiplayer e «gacha».
L’America Latina ha mostrato segnali di espansione, con un aumento del numero di download e un interesse crescente verso i titoli free-to-play con pubblicità; i ricavi complessivi rimangono inferiori rispetto a Nord America ed Europa, ma la regione rappresenta un’area di crescita strategica per gli sviluppatori che cercano di espandere la propria base di utenti. Il Medio Oriente e il Sud-est asiatico hanno mantenuto un trend positivo, con un forte incremento nell’adozione di giochi live service e titoli di tipo battle royale. In particolare, il mercato indiano ha visto una crescita nelle installazioni, anche se la spesa media per utente resta inferiore rispetto ai mercati più maturi. L’incremento delle connessioni mobile e dell’accesso ai dispositivi ha contribuito ad ampliare il bacino di giocatori, rendendo queste aree sempre più centrali per il futuro del mobile gaming (su SOSTariffe.it sono sempre disponibili le migliori connessioni mobili anche per il gaming).
L’ impatto della pubblicità e delle piattaforme social
Si può quindi dire che il mobile gaming non si sostiene più solo con gli acquisti in-app: la pubblicità ha assunto un ruolo centrale nella monetizzazione, con una crescita senza precedenti sulle piattaforme social e sui network di annunci in-app. Nel 2024 la domanda di pubblicità mirata è aumentata, trainata dall’efficacia delle strategie di engagement basate su reward ads e formati interattivi.
TikTok ha rafforzato la sua posizione come piattaforma chiave per la promozione dei giochi mobile, con un +67% nella quota di impressioni pubblicitarie rispetto al 2023. Le campagne su TikTok hanno favorito l’acquisizione di utenti per titoli casual e hypercasual, grazie all’alta viralità dei contenuti e alla capacità della piattaforma di indirizzare annunci altamente personalizzati. I giochi con una forte componente visiva e social hanno beneficiato maggiormente di questo trend, con un incremento significativo nel numero di installazioni generate attraverso video brevi e contenuti sponsorizzati.
AppLovin ha dominato il mercato della pubblicità in-app, con un aumento del +397% nella quota di impressioni pubblicitarie. La sua crescita è stata alimentata da un miglioramento degli strumenti di targeting e dall’integrazione di formati pubblicitari più avanzati, tra cui gli annunci giocabili e i rewarded video, che offrono agli utenti ricompense virtuali in cambio della visione di spot. Anche Google e Meta hanno mantenuto una presenza rilevante nel settore, con un’elevata domanda di annunci mobile-first: le strategie di advertising programmatico e il machine learning applicato all’ottimizzazione delle campagne hanno migliorato la resa degli annunci, aumentando il ritorno sull’investimento per gli sviluppatori.
L’efficacia della pubblicità nel mobile gaming non si limita alla generazione di ricavi diretti. Il connubio tra advertising e retention ha reso il modello free-to-play ancora più sostenibile, incentivando l’interazione degli utenti con il gioco e aumentando le conversioni agli acquisti in-app; così, la competizione tra le piattaforme pubblicitarie ha quindi trasformato la pubblicità da semplice strumento di monetizzazione a leva strategica per l’acquisizione e la fidelizzazione dei giocatori.
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