Festival dell’Imprenditore, Crosetto ‘L’AI grande rivoluzione per il Made in Italy, cambierà il mondo in 10 anni. Lo Stato appoggerà le PMI’
L’impatto dell’Intelligenza Artificiale sul mondo dell’imprenditoria sarà dirompente nei prossimi anni e rappresenta un’enorme opportunità per il nostro made in Italy. Lo sa bene Stefano Ruvolo, Presidente Nazionale di Confimprenditori, che oggi ha aperto i lavori del primo Festival dell’Imprenditore, “Cibo e Moda Made in Italy nell’era dell’Intelligenza Artificiale”, ideato da Confimprenditori e organizzato da Supercom, in corso al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Ospite d’onore il Ministro della Difesa Guido Crosetto, che in queste ore molto delicate ha voluto comunque esserci, con un intervento molto visionario sull’Intelligenza Artificiale e sulle conseguenze per il mondo imprenditoriale del nostro paese.
Crosetto, non serviva aprire altri fronti in questo momento
“Lo scenario che si è aperto non ci ha sorpresi, ce lo aspettavamo. Si è aperto un altro fronte e non avevamo bisogno di altri fronti in questo periodo”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, parlando dell’attacco di Israele all’Iran al ‘Festival dell’imprenditore’ organizzato da Confimprenditori.
Detto questo, il ministro della Difesa ha dato la sua visione sull’impatto dell’AI nel nostro mondo imprendiotriale. “Penso che non si sia ancora compreso pienamente quali trasformazioni porterà con sé l’intelligenza artificiale – ha detto Crosetto – Trasformazioni repentine e senza precedenti, che modificheranno totalmente il mondo produttivo”.
Crosetto: ‘Nei prossimi 10 anni la maggior parte dei lavori sarà sostituito da robot umanoidi’
Il ministro della Difesa ha preconizzato un mondo in cui “la maggior parte dei lavori sarà sostituito da robot umanoidi – dice – il mondo cambierà moltissimo in poco tempo”.
In questo contesto, l’Europa è indietro nello sviluppo dell’AI. Cina e Usa, ricorda Crosetto, sono molto più avanti di noi. “Noi come Difesa cercheremo di fare investimenti duali per dare strumenti tecnologici adeguati anche alle imprese”, ha detto Crosetto.
AI, Crosetto: ‘Tutto ciò che è italiano andrà prodotto in modo diverso’
“Per affrontare un percorso di questo tipo serve un forte contributo dello Stato a supporto del mondo delle imprese, in particolare delle piccole e medie imprese, tessuto vitale per l’economia nazionale. Le Pmi da sole non ce la possono fare nel contesto odierno, caratterizzato dall’integrazione di tecnologie avanzate, non possono affrontare la transizione digitale in corso, sia in termini di investimenti, sia di gestione. Lo Stato e le Associazioni daranno il loro contributo in questo salto storico – aggiunge – Tutto ciò che sappiamo va trasferito in conoscenze e cultura tecnologica per la gestione del passaggio storico”.
Tanto più che il nostro export ha un valore di 600 miliardi di euro ed è fatto perlopiù dalle nostre PMI. “Il singolo imprenditore da solo non ce la può fare” ad affrontare la trasformazione tecnologica epocale legata all’avvento dell’AI.
“L’AI va considerata come estensione delle nostre potenzialità, bisogna capire non come funziona ma come usarla al meglio per trasferire conoscenza e accelerare la crescita. Tutto ciò che sappiamo, che di fatto è la nostra ricchezza primaria, va trasferito all’AI, pensando che fra 10 anni tutto sarà fatto da robot”, prosegue Crosetto.
AI, Crosetto: ‘Anche i luoghi di lavoro cambieranno totalmente’
“Sarà necessario per la sopravvivenza delle PMI trasferire conoscenza per gestire l’automazione in arrivo. Mettere in condizione le Pmi di competere anche con le grandi organizzazioni, perché i costi della robotica stanno diminuendo e saranno quindi accessibili a tutti. Le macchine automatizzate lavorano 24 ore al giorno, sette giorni su sette. Gli ambienti di lavoro cambieranno rapidamente”, dice Crosetto.
I fondi di investimento americani stanno immaginando nuove fabbriche, anche sotterranee, senza bisogno di luce e aria, perché abitate dai robot. “Soluzioni che in futuro potrebbero anche essere integrate nel settore delle piccole imprese, anche artigianali. Le idee e la qualità del nostro lavoro potranno essere trasferite a queste macchine, come patrimonio di conoscenza e abilità, che fanno grande il nostro made in Italy”.
Crosetto: ‘Patrimonio di conoscenze manifatturiere italiano sopravvive grazie all’AI’
In questo modo anche la proprietà intellettuale sarà tutelata, come leva per la crescita economica futura. “Assieme alla Cina siamo il Paese al mondo che ha maggiori conoscenze manifatturiere. Un sapere che se prima moriva assieme all’imprenditore, oggi può sopravvivere con la tecnologia avanzata, con l’AI e l’automazione, ma bisogna insegnare alle persone ad usare queste macchine”, chiude il ministro della Difesa.
Stefano Ruvolo, (Confimprenditori): ‘Le PMI rappresentano l’85% del mondo produttivo italiano’
Il Presidente di Confimprenditori Stefano Ruvolo ha aperto i lavori del Festival all’insegna dell’ascolto. “Noi siamo qui per ascoltare le istanze delle imprese – ha detto – il nostro obiettivo è trasferirle nelle stanze delle istituzioni per farci sentire”.
Il nostro agroalimentare produce 65 miliardi di euro di export, la Moda fattura 100 miliardi. “Numeri importanti fatti non dalle grandi holding, ma dalle piccole e medie imprese – ha detto Ruvolo – che rappresentano l’85% della forza lavoro. Siamo piccoli, ma sosteniamo il Paese. AI e Innovazione sono fondamentali per i nostri sistemi produttivi”.
Ma l’innovazione è spesso fuori portata per le nostre PMI. “Per questo serve un sostegno pubblico con politiche fiscali ad hoc”, aggiunge.
“Le parole cardine sono sviluppo, crescita, Stato Sociale. In una parola, l’interesse della Nazione. Serve parlare ogni giorno con le imprese e con loro condividere le problematiche. I numeri e il valore, in Italia, li fanno le piccole e medie imprese, dove opera l’80% della forza lavoro”. E ancora: “Siamo noi che sosteniamo PIL, lavoro e servizi. Per questo servono investimenti, sostegni e considerazioni”, chiude.
Gruppioni: ‘AI fa paura soltanto perché non la conosciamo’
“Cibo e Moda made in Italy sono l’eccellenza non soltanto economica del nostro paese. Sono in realtà la parte viva della nostra identità. Sono la speranza per il futuro, se faremo parlare le nostre radici con l’innovazione. L’AI fa paura, ma soltanto perché non la consociamo”, ha detto Naike Gruppioni, Parlamentare e Vicepresidente Ente Bilaterale 6 EBIC.
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