Italia 1 Giga, Butti ‘Soluzione su aree grigie Open Fiber-Fibercop è questione di ore’
“Stiamo valutando i numeri, stiamo valutando le percentuali di copertura del territorio, stiamo valutando tutto. È questione di ore”. Lo ha detto il sottosegretario all’Innovazione digitale, Alessio Butti, rispondendo a chi gli chiede di una possibile soluzione tra Open Fiber e Fibercop sui lotti per le aree grigie in cui vi sono ritardi, a margine di un evento a Roma. “Abbiamo convocato un tavolo tecnico e giuridico al Dipartimento. Stanno sviluppando gli esiti in queste ore, in questi giorni, quindi anticipare una scelta, una decisione ovviamente mi sembra abbastanza scorretto”, ha aggiunto, specificando che il governo “ha le idee abbastanza chiare”.
Quale soluzione?
Vedremo alla fine quale sarà la soluzione, considerati i vincoli temporali del PNRR che impongono la fine dei lavori entro giugno 2026.
“Abbiamo ereditato una situazione pesantissima che origina evidentemente dai governi che ci hanno preceduto, ma l’obiettivo – ha ribadito Butti – è traguardare il 30 giugno del 2026 nel modo migliore. Dopodiché è chiaro che offriamo uno sguardo di particolare attenzione anche alla neutralità tecnologica”.
“A noi come governo interessa ovviamente raggiungere l’obiettivo. La tecnologia ovviamente la scegliamo anche rispetto a quello che ci indicherà la Commissione europea. Non a caso stiamo sperimentando, ad esempio abbiamo appena concluso una gara in Lombardia, anche la tecnologia satellitare, ma l’Ftth resta ovviamente la tecnologia primaria in assoluto, con tutto il resto, compreso l’Fwa, e questo è importante”.
C’è da dire dal quanto di vista tecnologico che la performance richiesta nel bando è garantita con certezza dall’FTTH, la cui copertura è problematica. Le altre tecnologie, FWA e satellite, sarebbero quindi alternative valide per cominciare, in attesa dell’arrivo della fibra in un secondo momento. E’ questa una delle ipotesi in circolazione più accreditate.
“Io credo di aver dato dimostrazione di essere molto ragionevole e molto indulgente. Il governo è molto disponibile perché chiaramente, riconoscendo gli errori commessi da altri nel passato, noi vogliamo traguardare un risultato importante. È evidente che anche gli operatori devono capire che sono stati commessi degli errori”, ha concluso.
Butti: Spid è vulnerabile, carta di identità elettronica gratuita e sicura
Il Sottosegretario è poi passato ad un altro tema caldo, vale a dire lo Spid. “Lo Spid comincia a essere vulnerabile. Qualcuno sta già facendo pagare lo Spid, senza fare nomi, quindi il pagamento è previsto già dal 2019. Quello che noi possiamo fare è ovviamente lavorare sempre con i privati che hanno fatto un grandissimo lavoro quando in passato il governo era sordo e cieco, ma occorre far capire che innanzitutto possono passare a un altro identity provider”, ha aggiunto Butti.
“I cittadini e le imprese, possono finalmente arrivare alla carta di identità elettronica, che diversamente dallo Spid è indicata anche a livello europeo ed è molto più sicura, però, ripeto, è una non notizia, perché è un fatto noto dal 2019 e già oggi qualcuno paga per lo Spid – ha aggiunto – E’ chiaro che noi lavoreremo per fare in modo che tutto possa essere agevolato nel modo migliore”.
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