Xbox Game Pass: Si o No?
L’Xbox Game Pass è un servizio in abbonamento per videogiochi lanciato da Microsoft nel 2017, spesso paragonato a un “Netflix dei videogiochi”. Pagando una quota periodica, gli abbonati possono accedere liberamente a un catalogo di centinaia di giochi su console Xbox, PC Windows e in cloud streaming su dispositivi mobili e smart TV. Il servizio è organizzato in più livelli: Game Pass Core (erede di Xbox Live Gold) offre il multiplayer online e un catalogo limitato di circa 25 giochi ad un prezzo di circa €70 l’anno; Game Pass Standard, introdotto a fine 2024, dà accesso su console a centinaia di titoli ma esclude i nuovi giochi al lancio; PC Game Pass è riservato ai giochi per Windows (inclusi i titoli EA Play) e mantiene costi più contenuti (€12/mese dopo l’ultimo aumento); infine Game Pass Ultimate è il pacchetto completo che unisce console, PC e cloud, con tutti i benefici (compresi online, EA Play e bonus vari) e attualmente costa circa €17,99 al mese.
L’abbonamento Ultimate è l’unico a consentire l’accesso immediato ai titoli esclusivi al lancio su console (mentre su PC Game Pass questa restrizione non si applica). Per il resto, tutti i piani permettono di scaricare i giochi su hardware locale (console/PC) per giocarli in modo nativo, oppure di streammare via cloud su dispositivi supportati. I giochi rimangono disponibili finché si è abbonati (il catalogo è a rotazione, con nuove aggiunte e alcune uscite mensili), e sono previsti sconti per acquistare in digitale i titoli del catalogo. In sintesi, Game Pass offre grande flessibilità: si può iniziare o interrompere l’iscrizione in qualunque momento, scegliendo il piano più adatto alle proprie esigenze di gioco e budget.
Giochi di punta e politica Day One di Microsoft
Sin dal 2018, Microsoft ha adottato la strategia di rendere disponibili tutte le proprie esclusive first-party su Game Pass dal day one (ovvero dal giorno di lancio).
Sin dal 2018, Microsoft ha adottato la strategia di rendere disponibili tutte le proprie esclusive first-party su Game Pass dal day one (ovvero dal giorno di lancio. Questo significa che titoli come Halo Infinite, Forza Horizon 5, Starfield, Avowed o il tanto acclamato Expedition 33, sono arrivati nel catalogo lo stesso giorno della pubblicazione ufficiale, permettendo agli abbonati di giocare subito alle ultime novità senza costi extra. Questa politica rappresenta uno dei maggiori punti di forza del servizio, soprattutto considerando che i nuovi videogiochi tripla A possono costare €70 o più. Occorre però notare la recente distinzione introdotta da Microsoft: su console solo gli utenti Ultimate godono dell’accesso immediato ai nuovi titoli, mentre il piano Standard li riceve dopo un certo periodo. Di fatto, Game Pass Ultimate è diventato imprescindibile per chi vuole seguire in tempo reale le uscite Xbox. Il catalogo attuale di Game Pass è ricchissimo e variegato: spazia dai blockbuster d’azione e avventura ai titoli indipendenti più originali. Microsoft continua ad aggiungere giochi nuovi ogni mese, spesso con uscite di peso a cadenza settimanale.
Ad esempio, a fine 2024 sono arrivati su Game Pass blockbuster come Call of Duty: Black Ops 6 e Indiana Jones and the Great Circle al day-one, e nei primi mesi del 2025 il servizio ha visto debutti frequenti sia di titoli tripla A (es. GDR come The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered o il già citato Clair Obscur: Expedition 33) sia di gemme indie (da Blue Prince a Citizen Sleeper 2). Accanto alle novità, rimane solido anche il catalogo arretrato: grazie alle acquisizioni di studi come Bethesda e Activision, il Pass include saghe storiche, dagli RPG fantasy di Diablo e StarCraft ai titoli cult come Doom e Fallout – oltre a grandi classici multipiattaforma (Grand Theft Auto V, serie Assassin’s Creed, etc.) e l’intera libreria delle esclusive Xbox (Halo, Gears of War, Forza e altri).
In altre parole, un abbonato ha a disposizione decine di giochi acclamati dalla critica e dal pubblico pronti da giocare in qualsiasi momento. Di contro, va evidenziato che i giochi non restano per sempre: alcune produzioni terze parti lasciano il catalogo dopo mesi, quindi i giocatori interessati devono affrettarsi a completarle o approfittare dello sconto per acquistarle prima che escano dal Pass. Inoltre, l’accesso illimitato termina se si annulla l’abbonamento (non “si possiedono” i giochi, come avviene invece acquistandoli). Nonostante questi limiti, l’offerta ludica di Game Pass rimane, a giugno 2025, una delle più complete sul mercato e viene considerata da molti un punto di riferimento per il gaming on demand.
Game Pass vs PlayStation Plus vs Nintendo Switch Online
Nel panorama attuale, Xbox Game Pass ha ridefinito le aspettative sui servizi gaming in abbonamento, spingendo gli altri colossi a proporre soluzioni analoghe. Sony, ad esempio, nel 2022 ha rilanciato il suo servizio PlayStation Plus articolandolo su tre fasce: Essential, Extra e Premium. PS Plus Essential (circa €72/anno dopo gli aumenti del 2023) corrisponde al vecchio abbonamento base e include il multiplayer online, il cloud dei salvataggi e alcuni giochi mensili “gratuiti” da aggiungere alla propria libreria digitale. La vera risposta a Game Pass è PlayStation Plus Extra (circa €126/anno): questo livello offre un catalogo di circa 400 giochi PS4/PS5 scaricabili e giocabili liberamente finché si è abbonati.
Si tratta di molti titoli di alto profilo (inclusi successi first-party come Marvel’s Spider-Man, God of War, Horizon Zero Dawn, ecc., seppur usciti da almeno diversi mesi/anni) e di numerosi giochi third-party di qualità. Infine, PlayStation Plus Premium (sui €152/anno) aggiunge circa 340 titoli classici dalle ere PS1, PS2, PSP e PS3 – questi ultimi fruibili via cloud streaming – oltre a demo esclusive e al gioco in streaming su PC dei titoli del catalogo. La differenza chiave rispetto a Game Pass sta nel fatto che Sony non include le sue nuove esclusive first-party al lancio su PS Plus, per scelta strategica. Il CEO Jim Ryan ha dichiarato che inserire i titoli PlayStation su abbonamento dal day-one rischierebbe di “diminuirne la qualità” o il valore percepito, preferendo dunque il modello tradizionale di vendita piena al lancio. Di conseguenza, i giochi Sony di punta (come The Last of Us Part II o God of War Ragnarök) arrivano su PS Plus solo a distanza di molto tempo – quando arrivano – e chi vuole giocarli subito deve comunque acquistarli a parte. In compenso, l’offerta PS Plus Extra/Premium risulta appetibile per chi si è perso titoli importanti del passato e vuole recuperarli a costo contenuto, oppure per chi preferisce pagare un abbonamento annuale (spesso scontato nei periodi promozionali) invece di acquistare molti giochi separatamente. Dal canto suo, Nintendo adotta un approccio diverso con il servizio Switch Online.
Qui l’abbonamento annuale è decisamente più economico (circa €20/anno per il piano individuale base, oppure €35 in famiglia) ma offre funzionalità più essenziali: l’accesso al multiplayer online dei titoli Switch, i salvataggi cloud e una libreria di retro-games Nintendo. In particolare, l’abbonamento base include un catalogo in espansione di giochi NES e SNES emulati, mentre la formula Expansion Pack (circa €40-50/anno singolarmente) aggiunge anche titoli classici di Nintendo 64, Game Boy Advance, Mega Drive e DLC di giochi recenti (ad esempio i circuiti aggiuntivi di Mario Kart 8 Deluxe e l’espansione di Animal Crossing: New Horizons) senza costi extra. Nintendo Switch Online dunque non offre giochi Switch contemporanei nel servizio, i nuovi titoli come Zelda: Tears of the Kingdom o Super Mario Odyssey vanno acquistati normalmente, ma rappresenta un valore aggiunto per i fan Nintendo interessati al retrogaming e ai contenuti aggiuntivi. Rispetto a Game Pass e PS Plus, NSO è più limitato, ma è anche il più economico dei tre, pensato come complemento per l’ecosistema Switch più che come libreria on-demand di giochi recenti.
Conclusioni
Xbox Game Pass rimane il servizio più ambizioso e completo: offre dalla tripla A appena uscita al piccolo indie, su più piattaforme, con la comodità del cloud e soprattutto con la formula dei “giochi first-party inclusi al lancio” che i concorrenti diretti non eguagliano.
Di contro, richiede una spesa continuativa non trascurabile (specie con Ultimate) e la convenienza dipende da quanto si sfrutta il catalogo. PlayStation Plus Extra/Premium rappresenta una alternativa valida per i giocatori nell’ecosistema Sony, forte di una libreria sterminata di titoli pluripremiati (sebbene meno “freschi”) a un costo annuale spesso vantaggioso; manca però dell’attrattiva dei day-one e dell’accesso multi-dispositivo. Nintendo Switch Online gioca infine una partita diversa, puntando sul rapporto qualità-prezzo per chi vuole l’online su Switch e qualche chicca vintage, ma senza incidere sulle uscite maggiori. Per un pubblico esperto di videogiochi, la scelta tra “Game Pass: sì o no?” dipende quindi dai propri gusti, dalle piattaforme possedute e da come si preferisce fruire dei giochi. Se amate spaziare tra tanti titoli diversi, provare subito le ultime novità Microsoft e giocare ovunque vi troviate, Game Pass (specie nella versione Ultimate) offre un valore imbattibile.
Al contrario, se prediligete poche esclusive mirate (magari Sony o Nintendo) o volete possedere i vostri giochi a lungo termine, potreste valutare di investire diversamente.
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