Starlink, dopo i treni anche i caccia F-35 italiani e Marina?
Starlink di Musk anche sui nostri caccia militari?
Starlink alla fine potrebbe prendere piede in Italia per volontà del Governo Meloni. Dopo l’annuncio del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Mattero Salvini, del servizio di connessione satellitare a bordo dei treni di Ferrovie dello Stato, sembra ora che la tecnologia sviluppata da SpaceX di Elon Musk possa finire anche tra gli equipaggiamenti deli F35 dell’Aeronautica italiana.
La notizia l’ha data Ilario Lombardo su La Stampa. La rete satellitare di Musk, inizialmente progettata per offrire internet ad alta velocità a livello globale, sta trovando sempre più applicazioni nel settore della difesa, come già avvenuto con le forze armate ucraine nel contesto del conflitto con la Russia.
L’Aeronautica starebbe infatti lavorando ad una sperimentazione sui velivoli F-35, avvalendosi dell’integrazione con i sistemi di comunicazione della Lockheed Martin. In parallelo, si valutano anche scenari di utilizzo della costellazione Starlink a bordo di navi militari, in particolare una FREMM della Marina.
Interessata anche la Marina
Non solo, secondo quanto riportato sul Fatto Quotidiano, in un articolo firmato da Salvatore Frequente e Pierluigi Giordano Cardone, oltre all’Aeronautica anche la Marina militare sembrerebbe interessata a Starlink: “un’antenna di Musk è ben visibile in alcune fotografie della nave Amerigo Vespucci”, la nave scuola della nostra Marina in procinto di terminare il giro del mondo che l’ha vista toccare 30 porti in 28 Paesi.
L’interesse italiano verso Starlink non si limita alla sfera militare: il ministro Matteo Salvini ha promosso attivamente un’intesa, ritenendo strategica la disponibilità immediata della rete per le comunicazioni interne. Il progetto ha inoltre ricevuto un endorsement informale dal generale Luca Goretti, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, che ha elogiato pubblicamente le capacità di Musk di anticipare il futuro delle comunicazioni globali.
Durante l’Aerospace Power Conference a Roma, è emersa anche la volontà politica di accelerare i tempi: è in corso un’interlocuzione diretta con un’azienda statunitense legata al Dipartimento della Difesa USA. Tuttavia, dal Ministero di Guido Crosetto non sono ancora giunte conferme ufficiali.
Le perplessità su Starlink del Presidente Mattarella
Rimane per il momento la forte perplessità del Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, a cui per Costituzione spetta il comando delle Forze armate e la presidenza del Consiglio supremo di difesa, che non vede di buon occhio l’affidamento di comunicazioni militari, di ovvia importanza strategica e tattica, nelle mani di un soggetto privato, per di più legato fortemente agli Stati Uniti, un alleato NATO, ma pur sempre un Governo straniero.
Sembra però che se da un lato il Governo, ufficialmente, non si sbottoni sull’affair Starlink, dall’altro ci pensino i singoli dicasteri ad avviare trattative con il servizio di Musk (tranne il ministero delle Imprese guidato da Adolfo Urso che proprio in questi giorni ha avuto un confronto piuttosto vivace con il referente di Musk in Italia, Stroppa), aggirando il problema di base che fin dall’inizio caratterizza questa trattativa: si possono affidare i sistemi di Difesa ad un provider straniero o comunque extra-Ue?
L’adozione di Starlink da parte delle forze armate italiane segnerebbe un significativo passo avanti nella modernizzazione delle comunicazioni militari. Tuttavia, restano nodi da sciogliere legati alla sicurezza delle trasmissioni, all’autonomia strategica e alla compatibilità con le infrastrutture NATO. In un momento in cui il panorama geopolitico europeo è fortemente instabile, un simile accordo dovrà essere attentamente valutato non solo in termini tecnologici, ma anche politici.
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