Meta AI sotto accusa in Europa: la Germania chiede lo stop all’uso dei dati degli utenti
Il gruppo tedesco per la tutela dei consumatori Verbraucherzentrale Nordrhein-Westfalen ha formalmente richiesto a Meta di sospendere i suoi piani per utilizzare i dati degli utenti dell’Unione Europea nell’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale.
In una comunicazione ufficiale del 30 aprile 2025, l’associazione ha inviato una lettera di diffida alla società, esortando le piattaforme Facebook e Instagram a interrompere immediatamente qualsiasi iniziativa in tal senso. Il gruppo ha inoltre dichiarato di essere pronto a intraprendere azioni legali qualora Meta non dovesse adeguarsi.
“È fondamentale intervenire rapidamente, perché una volta che i dati vengono utilizzati per addestrare un’IA, recuperarli diventa estremamente difficile”, ha dichiarato Christine Steffen, esperta di protezione dei dati presso il centro consumatori della Renania Settentrionale-Vestfalia.
Secondo quanto riportato, a partire dal 27 maggio 2025, tutti i post pubblici e le interazioni degli utenti saranno utilizzati per alimentare Meta AI, salvo espressa opposizione. Gli utenti dell’UE che non desiderano che i propri dati vengano utilizzati a questo scopo dovranno effettuare manualmente l’opt-out.
Meta nella bufera in Europa
Dopo il lancio ufficiale di Meta AI nell’Unione Europea avvenuto a marzo, quasi un anno dopo il rinvio iniziale, Meta ha dichiarato di operare in conformità con le normative europee sulla protezione dei dati. “Accogliamo positivamente il parere dell’EDPB di dicembre, che ha confermato come il nostro approccio iniziale fosse conforme agli obblighi di legge”, si legge nell’annuncio ufficiale dell’azienda.
Il parere del Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) fornisce indicazioni all’autorità irlandese per la protezione dei dati (DPA) sull’utilizzo del cosiddetto interesse legittimo come base giuridica per l’addestramento dei modelli IA.
Tuttavia, le associazioni dei consumatori tedesche contestano l’adeguatezza di questa motivazione. Secondo gli esperti, non è accettabile che le informazioni personali condivise con Meta nel corso degli anni possano ora essere impiegate per l’addestramento dell’intelligenza artificiale, senza un consenso esplicito.
“Non si può escludere che vengano utilizzati anche dati particolarmente sensibili, protetti in modo rafforzato dal GDPR”, ha dichiarato Christine Steffen. “In questi casi, l’opt-out proposto da Meta non basta: è necessario il consenso attivo dell’utente.”
#Meta Skips Consent, Breaches #GDPR with EU Data AI Training.
#DataProtectionMatters #MakePrivacyReality pic.twitter.com/nYwZQOxtyLApril 18, 2025
Anche il gruppo austriaco per la tutela della privacy noyb (None of Your Business) si unisce alle critiche contro i piani di Meta per l’addestramento dei suoi modelli di intelligenza artificiale con i dati degli utenti europei.
“Meta sta deliberatamente cercando di ignorare la legge europea, mettendo i propri interessi commerciali al di sopra del diritto fondamentale alla protezione dei dati personali”, ha dichiarato Max Schrems, avvocato e co-fondatore di noyb, in un comunicato ufficiale, esprimendo pieno sostegno alle azioni del Verbraucherzentrale NRW.
“Meta dovrebbe semplicemente chiedere il consenso alle persone interessate. Se continuerà a ignorare il diritto dell’UE, ci saranno conseguenze per tutta l’Europa”, ha aggiunto Schrems.
Con il lancio ufficiale di Meta AI previsto tra circa due settimane, ci si aspetta che anche altre organizzazioni europee per la privacy, le autorità competenti o persino la DPA irlandese possano intervenire con iniziative simili.
Nel frattempo, esperti e aziende del settore privacy, come Proton – noto fornitore di servizi di posta elettronica cifrata e VPN – invocano maggiore attenzione. In un post su LinkedIn, Proton scrive: “È difficile prevedere come verranno usati questi dati in futuro – meglio prevenire che curare.”
Gli utenti dell’Unione Europea hanno tempo fino al 27 maggio 2025 per impedire che Facebook e Instagram utilizzino i propri dati per addestrare i modelli di IA. Per farlo, è necessario accedere al proprio account e compilare un modulo di opposizione (uno per Facebook e uno per Instagram). Non è necessario fornire una motivazione per esercitare questo diritto.
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