DdL Spazio, ok alla Camera. Ora passa al Senato. Polemiche dell’opposizione
L’aula della Camera ha approvato il Ddl Spazio, che contiene disposizioni in materia di economia dello spazio. Il testo è stato approvato con 133 sì, 89 no e 2 astenuti. Le opposizioni hanno votato no parlando di “occasione persa” e di “regalo” di Giorgia Meloni a Elon Musk ed esponendo anche alcuni cartelli in aula. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato.
Urso, con il DdL Spazio l’Italia indica la rotta all’Europa
“L’Italia indica all’Europa la rotta per lo Spazio. Siamo il primo Paese a dotarsi di una legge sulla Space economy, che rafforza la nostra sovranità tecnologica e proietta il nostro sistema industriale nel futuro. Un modello che ispirerà la normativa europea e consoliderà la nostra leadership”.
È quanto ha dichiarato il ministro delle Imprese e del made in Italy e autorità delegata alle Politiche Spaziali e Aerospaziali, Adolfo Urso, commentando l’approvazione alla Camera dei deputati del provvedimento.
“In questo contesto – ha aggiunto – si inserisce lo studio di fattibilità che il Comint ha affidato all’Agenzia Spaziale Italiana sulle potenzialità tecnologiche economiche e produttive di una costellazione satellitare nazionale in bassa orbita ai fini istituzionali e di sicurezza”.
DdL Spazio: Mascaretti (FdI), ‘dato a Italia prima legge che regolamenta accesso per privati’
“Oggi abbiamo dato all’Italia, a Montecitorio, la prima legge che regolamenta l’accesso allo spazio da parte degli operatori privati. A cosa serve? Nel momento in cui c’è stato un cambio di paradigma e l’Europa e l’Italia sono rimaste indietro, mentre negli Stati Uniti sono partiti privati” che “sono molto più veloci e liberi, da noi questo non è partito, e per farlo bisogna definire delle regole per le quali i privati possono accedere allo spazio”. Così Andrea Mascaretti, deputato di Fratelli d’Italia e relatore del ddl Spazio, parlando con i cronisti alla Camera dopo l’approvazione del disegno di legge.
In merito alle polemiche delle opposizioni sui dati personali, quindi la sicurezza degli italiani, Mascaretti afferma che “chi dice queste cose non ha neanche letto la legge, perché è molto più comodo fare polemica politica”. “Nell’articolo 28 si dice che tutto quello riguarda la sicurezza nazionale sotto forma di dati, quindi per la difesa, sta da un’altra parte. Questo – aggiunge ancora – regolamenta la parte commerciale. La difesa dice che la legge che si sta facendo deve consentire l’accesso ai privati allo spazio, tutto ciò che attiene alla sicurezza nazionale, alla difesa e ai servizi dipende direttamente dalla Difesa. Non era un argomento”. La legge, sostiene ancora Mascaretti, “mira ad aprire una porta ai privati italiani, quindi alle imprese italiane che operano in Italia, le imprese italiane che operano all’estero, e le imprese straniere che operano in Italia e fissate dalle regole. Il governo ha inserito delle regole per la sicurezza e per le responsabilità che prima non esistevano”.
Ascani (Pd), con Musk e le chiacchiere sulla nazione svaniscono
“Anni a parlare di sicurezza, poi arriva Musk e le chiacchiere sulla nazione di Giorgia Meloni svaniscono tutte. Abbiamo presentato un emendamento al Ddl Spazio, decisivo per rafforzare l’autonomia strategica dell’Italia e dell’Europa. La destra lo ha bocciato. Sovranisti chi?”. Lo scrive sui social Anna Ascani, deputata Pd e vicepresidente Camera.
DdL spazio, Del Barba (Iv): “Governo sotto ricatto o complice di Musk?”
“Il governo lo dica con chiarezza: sulla sicurezza è sotto il ricatto di Musk o è complice di un piano che non vuole comunicare a questo Parlamento?”. Lo ha detto Mauro Del Barba, deputato di Italia viva, nel corso della discussione sul DdL Spazio alla Camera.
“In questo momento storico particolare in cui si licenziano capi di Stato con un tweet definendoli dittatori o si annunciano dazi, non è possibile sottrarsi a una domanda: a chi mi affido per garantire la sicurezza del Paese? Durante i lavori con cui il Parlamento sta rispondendo a questa domanda, irrompe il tweet minaccioso e ambiguo con cui il rappresentante di Musk in Italia dice, in sostanza: ‘se voi vi affidate all’Europa anziché a Elon Musk potete smettere di chiamarci’”, ha aggiunto Del Barba.
“Il silenzio del governo fa sospettare o che il governo sia sotto ricatto o che sia complice di un piano sconosciuto. Vogliamo sapere se ci sono accordi o sotterfugi. Quello di oggi è un passaggio cruciale in cui il Parlamento chiede al governo di stare con l’Europa. Proprio per questo motivo, però, anche la minoranza non può schierarsi a favore dell’Ue a giorni alterni. Con l’emendamento che abbiamo sottoscritto, chiediamo quindi di privilegiare l’Europa rispetto alla Nato. E lo stesso deve avvenire per la difesa comune europea e per la difesa dell’Ucraina”, ha concluso.
DdL spazio, Ghirra (Avs): “Scritto da Musk, mette a repentaglio la sicurezza”
“Nel silenzio della maggioranza e nella scomparsa dai radar del ministro Urso, si arriva al voto di questo provvedimento che mette a repentaglio la nostra sicurezza e la nostra democrazia. L’economia dello spazio è un florido settore tutto Made in Italy della nostra economia, impiega 230ooo persone, una vera eccellenza , una filiera completa che viene svenduta”. Lo ha detto Francesca Ghirra nella dichiarazione di voto del Gruppo di Avs sul DdL Spazio alla Camera.
“Oggi sappiano chi ha scritto il Salva-Milano ma chi ha scritto questo Ddl? Sappiamo anche questo, lo ha scritto il monopolista privato che potrà accedere a questa partita, cioè Musk. Il nostro governo scondinzola alla corte di Trump, le conseguenze sarà durissime visto che nessuna disposizione regolamenta il controllo esclusivo dei dati al committente, che per noi dovrebbero essere istituzionali ed europei. Invece no, per la destra di Meloni porte aperta a Musk”, ha detto Ghirra.
DdL Spazio: Pavanelli (M5s), ‘braghe calate’ su cybersicurezza
“Il DdL Spazio è un’operazione indigeribile di ‘braghe calate’ sulla nostra cyber-sicurezza presente e futura”. Lo ha detto la deputata M5s Emma Pavanelli. “Da un lato – prosegue – il ministro Urso che mente sapendo di mentire sostenendo che ‘favorirà le nostre imprese’, dall’altro il suo collega di partito e di governo Crosetto che lo ha dovuto sbugiardare dicendo che per certe tecnologie bisogna guardare oltreconfine perché il nostro paese è indietro. Di certo dopo questa legge, che più appropriatamente dovrebbe chiamarsi ddl ‘Starlink’, l’Italia sarà ancora più indietro. Questo piegarsi a Musk – conclude la parlamentare del Movimento 5 Stelle – è totalmente vergognoso, soprattutto perché arriva da un governo di sedicenti patrioti. Il testo è folle, e rende Meloni e l’Italia ultra-ricattabili per il futuro”.
Cosa prevede il DdL Spazio
Il provvedimento, proposto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, Autorità delegata alle politiche spaziali e aerospaziali, regola l’accesso allo Spazio, promuove investimenti nella Space Economy per accrescere la competitività nazionale, incentiva la ricerca e lo sviluppo di competenze e per valorizzare le tecnologie per l’osservazione della Terra, utili nella prevenzione dei rischi naturali e antropici. Collegato alla legge di bilancio 2024, questa legge colma un vuoto normativo, fornendo per la prima volta un quadro legislativo italiano di riferimento per il settore spaziale, anticipando le iniziative dell’Unione Europea in materia di regolamentazione dello spazio e posizionando l’Italia tra i leader globali del settore.
Per le attività spaziali svolte sul territorio italiano e per gli operatori nazionali attivi all’estero, con il provvedimento, è stato introdotto l’obbligo di ottenere un’autorizzazione, subordinata al rispetto di requisiti riguardanti la sicurezza, la resilienza e la sostenibilità delle attività. Per il lancio di satelliti appartenenti alla stessa costellazione, è prevista un’unica autorizzazione. L’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), inoltre, vigilerà sugli operatori e potrà revocare l’autorizzazione in caso di violazioni. Gestirà inoltre l’iscrizione nel Registro nazionale degli oggetti lanciati nello spazio per cui l’Italia è Stato di lancio. Il provvedimento, inoltre, disciplina la responsabilità in caso di danni derivanti da attività spaziale, imponendo agli operatori un’assicurazione con massimale di 100 milioni di euro per episodio. Massimali gradatamente inferiori potranno essere stabiliti in base alla dimensione dell’attività spaziale, alle esperienze pregresse dell’operatore o con particolare attenzione nel caso di operatori qualificati come start-up innovative o con finalità esclusiva di ricerca.
Il Comint, con Asi e in consultazione con Mimit, Mef e Mur, prevede il provvedimento, elaborerà un Piano Nazionale per l’Economia dello Spazio di almeno cinque anni. Il Piano analizzerà i fabbisogni del settore, favorirà sinergie tra strumenti di finanziamento e definirà politiche per il supporto a pmi e start-up, lo sviluppo delle competenze e la formazione Stem per avvicinare i giovani alle opportunità legate al settore. Con il provvedimento viene istituito un Fondo pluriennale per la Space Economy, con 35 milioni di euro stanziati per il 2025 dal Mimit, per promuovere il settore e far crescere il mercato delle tecnologie spaziali e delle infrastrutture, incluse quelle realizzate nell’ambito del Pnrr e delle collaborazioni internazionali. Per facilitare l’accesso di Pmi e start-up ai contratti pubblici nel settore spaziale e aerospaziale, in caso di appalti non suddivisi in lotti, il provvedimento prevede che venga riservata loro una quota di almeno il 10% del valore del contratto. Il Mimit, inoltre, provvederà alla costituzione di una riserva di capacità trasmissiva nazionale attraverso comunicazioni satellitari, utilizzando satelliti e costellazioni in orbita geostazionaria. Il Comint promuoverà la definizione di un livello di ambizione realistico, i costi e il percorso per la realizzazione di una costellazione satellitare nazionale in orbita bassa. Con Dpcm, d’intesa con Mit, Difesa, Mimit e Mef, inoltre, saranno definite le caratteristiche e i requisiti tecnici degli spazioporti, siti per il lancio, decollo o rientro di veicoli suborbitali o orbitali.
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