DeepSeek, l’AI cinese conquista l’App Store americano. Nvidia perde il 14%, Wall Street in confusione
DeepSeek mette in ombra ChatGPT
La startup cinese DeepSeek ha scosso il panorama tecnologico globale con il lancio questo mese del suo chatbot AI, opensource e gratuito, ora al primo posto nell’App Store iOS statunitense, superando OpenAI e il suo celebre ChatGPT.
La piattaforma di DeepSeek, alimentata dal large language model (LLM) R1, ha attirato l’attenzione internazionale grazie a un costo di sviluppo straordinariamente basso: meno di 6 milioni di dollari in soli due mesi.
Il modello R1, entrato nella Top5 nella Chatbot Arena di UC Berkeley, sta dimostrando di poter superare le migliori soluzioni attualmente in circolazione ed è oggi il modello open-source più performante.
DeepSeek ha integrato il modello R1 nelle versioni web e app del suo chatbot, offrendo un servizio gratuito e illimitato. In confronto, OpenAI addebita fino a 200 dollari al mese per l’accesso illimitato ai suoi modelli della serie o1 (o 20 dollari al mese per l’accesso limitato).
Wall Street va in confusione, crollo Nvidia e Nasdaq in calo
La notizia ha avuto un impatto immediato sui mercati. Nvidia ha registrato un calo del 14% nel pre-market trading, trascinando con sé altre azioni tecnologiche come ASML (-7%) e Broadcom (-12%). Secondo gli analisti di Wedbush, DeepSeek è percepita come “una minaccia per la leadership tecnologica degli Stati Uniti“.
La svendita ha fatto scendere l’indice Nasdaq, fortemente orientato alla tecnologia, nel pre-mercato, con i futures in calo di quasi il 4%.
Charu Chanana, stratega di Saxo, ha spiegato: “Con le valutazioni ai massimi storici, anche le più piccole perturbazioni, come può essere DeepSeek, che dimostra di poter costruire AI avanzata senza chip di punta, potrebbero pesare fortemente sui prezzi delle azioni“.
Nonostante queste preoccupazioni, gli analisti di Wedbush ritengono che l’ecosistema e l’infrastruttura americani siano ancora superiori: “Mentre il modello è impressionante, la realtà è che le magnifiche sette americane o Mag 7, come Nvidia, Microsoft, Apple, Meta, Amazon, Tesla e Alphabet ,sono focalizzate sull’obiettivo dell’AGI, l’intelligenza artificiale generale, che rimane fuori portata per DeepSeek e la stessa Cina“. Almeno per ora.
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DeepSeek, che ha superato ChatGPT anche nell’App Store cinese, lasciando indieto Doubao di ByteDance e Kimi di Moonshot AI, ha temporaneamente sospeso i suoi servizi a causa dell’incremento improvviso di utenti, dimostrando il potenziale del modello R1. Questo sviluppo, però, non è solo un successo tecnologico: è un segnale della crescente competitività della Cina nel settore dell’intelligenza artificiale.
Il progetto, sostenuto da aziende come Nvidia e OpenAI, continua a essere al centro del dibattito sull’impatto delle tecnologie open-source e delle strategie geopolitiche, rimodellando il futuro dell’industria globale dell’AI.
E se altre aziende seguissero l’esempio di DeepSeek e abbandonassero progressivamente Nvidia per altri fornitori di chip anche di livello inferiore ma egualmente efficienti? Le reazioni del mercato, forse, ci stanno dicendo proprio questo: anche la minima possibilità di un’alternativa al predominio americano e dei suoi alleati potrebbe cambiare la storia dell’AI e delle relazioni internazionali, che su questo paradigma si sono sviluppate negli ultimi anni.
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